Questo piccolo libro è il frutto di diversi anni di celebrazioni per la conversione delle famiglie, che si tengono regolarmente presso l’Eremo di S. Alberto ogni quarto sabato del mese.

Nel contesto di tali celebrazioni viene consegnata ai fedeli una preghiera che riassume il messaggio che la Parola di Dio ha comunicato in tale occasione.

Una raccolta ordinata di tali preghiere ha originato questo libretto che è stato pubblicato dall’Editrice Shalom nella prima metà del 2000. Ne sono state fatte già diverse ristampe ed è stato acquistato da oltre 12.000 persone. Sono giunti molti messaggi di ringraziamento da persone di varie località della penisola che hanno ricevuto benefici spirituali dall’utilizzo di questo sussidio di preghiera. Oltre che online, lo si può acquistare nelle librerie cattoliche o può essere ordinato direttamente all’Eremo.

Non si tratta di una tradizionale biografia quanto del tentativo di entrare nell'esperienza interiore di questo nostro fratello, vissuto otto secoli fa, per essere stimolati ad una verifica della propria vita spirituale. I frequenti rimandi alla Parola di Dio costituiscono una felice opportunità per un confronto sincero in vista di un cammino di conversione autentico.

Nell'appendice viene proposta una serie di notizie utili a riguardo della storia e dell'arte del Santuario Eremo di S. Alberto e delle iniziative pastorali proposte nel corso dell'anno.

Si tratta di una serie di preghiere rivolte S. Alberto sulla falsariga della Formula vitae che riassume la spiritualità dell’Eremo.

*******************************************************

Può essere usata personalmente in qualsiasi periodo dell’anno, viene proposta comunitariamente in occasione della preparazione alle festa patronale di S. Alberto

Questo testo offre una testimonianza di un percorso di fede e di devozione che non si limita ad utilizzare il patrimonio spirituale accumulatosi nel corso dei secoli e che conserva il suo valore e la sua utilità, ma che vuole esprimere, nel linguaggio e nella sensibilità contemporanei, il proprio amore e la propria devozione a Maria in maniera personale. Si compone di una serie di 31 preghiere a Maria, che possono essere fatte proprie nel corso del mese di Maggio, come in qualsiasi altro mese, cui fa seguito una traccia di rosario incentrato sulla persona di Maria.

Sussidio di preghiera composto da dieci preghiere, che si prefiggono di mettere in evidenza la ricchezza spirituale ed i contenuti teologici racchiusi nell’Ave Maria, che, per la sua semplicità, corre il rischio di essere pregata superficialmente e distrattamente, affinché si sia in grado di pregarla col massimo frutto spirituale.

Si tratta di una “trentena”, cioè di una preghiera che si sviluppa nel corso di trenta giorni, comprendente la recita quotidiana e l’invocazione a Maria Madre del mondo redento e di una preghiera che cambia ogni giorno per chiedere l’intercessione di Maria a seconda delle necessità spirituali o materiali dell’orante.

Questo testo si propone come un sussidio semplice e sufficientemente completo per quanti desiderano pregare il santo Rosario in maniera profonda ed efficace secondo le indicazioni fornite dal papa S Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica Rosarium Beatae Virginis.

È stato pure concepito come un ausilio per coloro che si avvicinano per la prima volta a questa devozione mariana, offrendo anche le indicazioni pratiche per utilizzare correttamente la corona del santo Rosario.

Ogni qualvolta ci poniamo davanti alla presenza eucaristica in adorazione e preghiera, ci ritroviamo in comunione con tutto il corpo mistico di Cristo che è la Chiesa ed in particolare con Maria Santissima.

Questo sussidio si propone di aiutare il credente a fare questa esperienza, utilizzando la forma del Rosario tradizionale per entrare sempre più profondamente nel mistero di Gesù Eucaristia.

*******************************************************

Questo sussidio viene utilizzato all'Eremo tutti i lunedì pomeriggio prima della celebrazione della S. Messa.

Maria in quanto piena di Grazia, madre di Gesù e della Chiesa, è la creatura che più di ogni altra può intercedere lo Spirito Santo e i suoi doni nei confronti di chi la associa alla sua preghiera umile e fiduciosa. Questo sussidio offre una valida traccia per fare questa esperienza.

*******************************************************

Questo sussidio viene utilizzato all'Eremo tutti i giovedì pomeriggio prima della celebrazione della S. Messa.

Questo sussidio di preghiera è stato concepito come un piccolo contributo messo a disposizione delle famiglie per alimentarne la vita interiore attraverso la devozione a Maria Santissima, sul modello del Rosario tradizionale.

È arricchito da un considerevole numero di citazioni della Sacra Scrittura sulla famiglia; può aiutare i credenti a sviluppare, alla luce della Parola di Dio, un abbozzo di teologia della famiglia, richiama le modalità fondamentali della preghiera: il pentimento e la richiesta di perdono, l'ascolto della Parola e la professione della fede, la supplica, l'offerta, la lode che devono essere recuperati e valorizzati nell'ambito della preghiera comunitaria familiare.

*******************************************************
Questo sussidio viene utilizzato all'Eremo il quaro sabato del mese prima della celebrazione della S. Messa.

Il presente sussidio “Preghiamo con Maria per la liberazione” si propone quale aiuto specifico per tutte quelle persone che stanno attraversando periodi particolari di prova e di tentazione. Come pure per persone sofferenti di disturbi occulti, presumibilmente di natura malefica.

*******************************************************

Questo sussidio viene utilizzato all'Eremo il primo venerdì del mese prima della celebrazione della S. Messa.

In un mondo sempre più segnato da una cultura di violenza e di morte, il mezzo più efficace che i credenti hanno a disposizione è quello di pregare insieme a Maria perché lo Spirito della vita si effonda su tutta la terra a contrastare efficacemente ogni trama ingannevole e subdola dello spirito di morte.

*******************************************************

Questo sussidio viene utilizzato all'Eremo l'ultimo giorno del mese prima della celebrazione della S. Messa.

Questo sussidio è stato elaborato come una traccia per favorire la meditazione dei misteri dolorosi del S. Rosario.
La sofferenza interiore e corporea di Cristo, vissuta con amore e in totale obbedienza alla volontà del Padre, diventa fonte di guarigione dell’anima e del corpo per coloro che credono ed invocano su di sé e sui fratelli la misericordia del Signore.
Per questo il presente sussidio può essere validamente utilizzato singolarmente da chi sta attraversando un momento di particolare sofferenza fisica o interiore oppure comunitariamente in celebrazioni di preghiera per gli infermi ed i sofferenti.

*******************************************************
Questo sussidio viene utilizzato all'Eremo il secondo sabato del mese prima della celebrazione della S. Messa.

Questo sussidio di preghiera mariana si propone come un semplice aiuto per pregare, singolarmente o comunitariamente, la Madonna, contemplando un tratto o attributo della sua persona, alla luce della S. Scrittura e della dottrina della fede.

Pregare insieme a Maria contemplando il mistero dell’annunciazione, della nascita di Gesù, della sua morte in croce, della sua risurrezione e della gloriosa assunzione di Maria al cielo, può aiutare il credente a considerare il valore del tempo e della vita ed a riconoscere l’importanza della mediazione di grazia, esercitata da Maria nella Chiesa.

La presa di coscienza che nella cultura contemporanea, anche in ambito cristiano, il tema della morte viene raramente tematizzato, la carenza di un cosciente orientamento escatologico nella vita del cristiano, l’assenza di percorsi di riflessione e di preghiera miranti ad una preparazione all’incontro con il Signore alla conclusione della vita terrena, mi hanno indotto ad elaborare questa traccia di preghiera che esplicita ciò che implicitamente è espresso nelle ultime parole dell’Ave Maria, quando la si supplica di pregare per gli uomini peccatori, nel presente e nell’ora della loro morte.

Questo sussidio di preghiera si propone come un semplice aiuto per pregare Maria Santissima, contemplando i fondamenti biblici della fede tratti dalla S. Scrittura ed è stato concepito per aiutare i fedeli a pregare Maria nell’Anno della Fede, ma po’ essere fruttuosamente utilizzato in qualsiasi momento.

Nell’anno 2005 il Sommo Pontefice Benedetto XVI nella sua prima enciclica Deus caritas est ha voluto richiamare l’attenzione dei credenti sul mistero dell’amore di Dio, dell’amore che è Dio, dell’amore che Dio suscita nel cuore dei suoi figli.

Alla luce di questa sollecitazione è nata l’esigenza di mettere a disposizione uno strumento semplice che attraverso la preghiera, articolata sullo schema del rosario tradizionale, potesse offrire a tutti la grazia di interiorizzare le insondabili ricchezze di Dio Amore.

Il presente sussidio “Preghiamo con Maria per la pace” vuole offrire un piccolo contributo di preghiera, fondata biblicamente, per intercedere il dono della pace sull’umanità intera, rinnovando la fede nel potere salvifico della croce e nella mediazione materna di Maria, regina della pace.

Il presente sussidio è stato concepito come un aiuto per quanti desiderano imparare a pregare. Si tratta della proposta meditativa dei 15 misteri della vita di Gesù tratti dal Rosario tradizionale, ai quali sono stati aggiunti cinque misteri relativi alla vita pubblica di Gesù, chiamati teofanici. Ogni mistero viene introdotto da un riferimento al Vangelo, a cui segue una preghiera di supplica, la recita di un’Ave Maria ed una giaculatoria conclusiva.

Una preghiera litanica conclude tutto l’itinerario di preghiera.

*******************************************************

Questo sussidio viene utilizzato all'Eremo tutte le domeniche pomeriggio dopo l'adorazione eucaristica comunitaria e prima della celebrazione della S. Vespri.

Questo sussidio si propone di aiutare i fedeli a rinnovare la loro pietà nella preghiera in suffragio dei defunti. Si tratta di una rielaborazione sulla falsariga del Rosario tradizionale.

I cinque misteri proposti alla contemplazione, i brani biblici riportati, le brevi meditazioni che li accompagnano, le invocazioni intercalari che possono ripetersi a ciascuna Ave Maria, sono stimoli offerti ai fedeli per rendere la loro preghiera in suffragio dei morti più sentita e partecipata.

*******************************************************
Questo sussidio viene utilizzato all'Eremo tutti i mercoledì pomeriggio prima della celebrazione della S. Messa.

Come vivere spiritualmente bene il tempo liturgico di Avvento?

Fra i tanti percorsi pastorali esistenti, in questo sussidio si sono voluti coniugare due elementi fondamentali: il messaggio proveniente dal brano del Vangelo di ciascun giorno e la dimensione dell’attesa,che esige la conversione quale condizione indispensabile per favorire un incontro autentico con il Signore che viene a salvarci.

Invoco lo Spirito Santo su tutti i lettori che scorreranno queste preghiere, affinché siano veramente aiutati a vivere bene il tempo di Avvento in vista della celebrazione del S. Natale.

Questo libro si propone di aiutare il fedele a prepararsi bene a vivere la Pasqua.

Per ogni giorno del tempo liturgico quaresimale viene riportato il brano del Vangelo ed una preghiera, che ispirandosi al messaggio della Parola di Dio, invita alla conversione ed alla penitenza.

In questo modo il lettore ha la possibilità di meditare personalmente la parola di Dio, di servirsi della preghiera proposta facendola sua come pure, seguendo lo stesso metodo, di soffermare la sua meditazione su un particolare del Vangelo che lo colpisce, e sviluppare una sua personale preghiera.

Questo libro si propone di aiutare il fedele a prepararsi bene a vivere la Pentecoste.

Per ogni giorno del tempo liturgico pasquale viene riportato il brano del Vangelo ed una preghiera, che ispirandosi al messaggio della Parola di Dio, implora il dono dello Spirito Santo.

In questo modo il lettore ha la possibilità di meditare personalmente la parola di Dio, di servirsi della preghiera proposta facendola sua come pure, seguendo lo stesso metodo, di soffermare la sua meditazione su un particolare del Vangelo che lo colpisce, e sviluppare una sua personale preghiera.

Il presente testo vorrebbe offrire un contributo per aiutare i credenti a riscoprire il valore religioso e spirituale del presepe, come occasione per una contemplazione orante del mistero dell’Incarnazione del Verbo. Esso vorrebbe educare i credenti a non andare a “vedere” il presepe ma ad andare al presepe per “pregare” ed essere aiutati a sviluppare uno sguardo contemplativo sul mistero del Natale ed iniziati ad un dialogo profondo con il Signore. Fare silenzio, ascoltare quello che il Signore vuole dire, perché in ciò consiste il dono che Gesù vuole fare a tutti in occasione del S. Natale.

Gesù ha vissuto un momento particolarmente doloroso e difficile nella sua vita, che è coinciso con l’esperienza della passione, culminata con la morte in croce. Gesù, sulla croce, prega il Padre servendosi del Salmo 22. Dalle testimonianze evangeliche, sembrerebbe che lo abbia pregato per intero; all’inizio, circa a metà ed alla fine, ad alta voce, per il resto, probabilmente mentalmente. Da ciò ho tratto la conclusione che forse, questa medesima preghiera, il Salmo 22, potrebbe offrire un aiuto a tutti coloro che sono travagliati dalla sofferenza e dalla croce.

Questa Via Crucis è stata concepita come una traccia biblica per aiutare i fedeli a meditare e rivivere interiormente il mistero redentore della passione, morte e resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Un elemento di novità di questo schema è che il fedele, nel rivivere le tappe della Via Crucis, è accompagnato e sostenuto dall’ascolto interiore delle meditazioni di Cristo stesso. Si tratta cioè della proposta di percorrere l’itinerario della passione, non contemplando le soste dal punto di vista di uno spettatore, ma rivivendolo insieme a Gesù, partecipando dei sentimenti che Cristo stesso ha provato in questa esperienza in cui l’amore ed il dolore hanno toccato il vertice. È un cambiamento del punto di vista che consente una più profonda immedesimazione in questo momento culminante della vita di Gesù, aiutando il credente a cogliere aspetti inediti e soprattutto ad imparare, alla sequela di Gesù, come vivere ed affrontare, nella libertà dell’amore, i momenti più dolorosi della vita, facendone scaturire frutti di redenzione e salvezza.

Questo breve lavoro si propone di prendere in considerazione le parole dette da Gesù sulla croce, utilizzando come genere letterario il dialogo fra un orante ed il crocifisso, ed offrendo così anche una esemplificazione di un esercizio di meditazione, in un contesto di iniziazione alla preghiera profonda. Nelle riflessioni ho voluto evidenziare due aspetti.

In primo luogo, si tratta di dialoghi d’amore, esperiti in un contesto di fede e di preghiera.

In secondo luogo, ho voluto cogliere la grazia di guarigione interiore contenuta in ciascuna delle otto parole, pronunciate da Gesù morente sulla croce.

Pregare il Padre nostro, scoprendo il valore terapeutico in esso presente, in ogni invocazione, per guarire dall’orfanezza, dalla solitudine, dall’immanenza, dall’orgoglio, dalla mondanità, dall’egocentrismo, dall’avidità, dal rimorso, dal rancore, da ogni forma di sudditanza allo spirito del male.

Questo è il percorso offerto al lettore attraverso le riflessioni e le preghiere proposte; per accogliere il dono della guarigione per se stessi, per impetrarlo per gli altri.

La Cappella della SS. Trinità presso l’Eremo di S. Alberto è stata concepita e realizzata alla luce del motivo teologico fondante la spiritualità vissuta all’Eremo: vivi nell’amore del Padre, nell’imitazione del Figlio, nell’obbedienza allo Spirito, nella Chiesa, come Maria, ora e sempre.

Le preghiere raccolte in questo sussidio sono state elaborate nel corso del tempo, come aiuto a situazioni particolari che mi venivano presentate, caratterizzate il più delle volte da forme di disagio interiore e di sofferenza fisica o psichica, che un attento discernimento rivelava essere messe in qualche modo in relazione a condizionamenti occulti o palesemente diabolici.

Se fatte con fede e perseveranza, hanno rivelato essere strumenti efficaci per un approfondimento del rapporto personale con Dio, per una crescita nell’esercizio delle virtù teologali della fede, della speranza e della carità, per una realistica presa di coscienza dell’azione subdola e spesso inevidente dello spirito del male, in funzione di un cammino di liberazione e risanamento interiore attraverso la preghiera personale e comunitaria, sostenuta della mediazione spirituale della Chiesa e della comunione dei santi.

Il presente sussidio nasce da un’esperienza di fede e di preghiera.

Si inserisce in maniera creativa nella tradizione delle novene a S. Giuseppe, intenzionate a impetrare una grazia particolare.

In questo caso non si tratta di un impegno di preghiera articolato in nove giorni, ma nell’arco di trenta giorni.

L’esperienza ha confermato l’efficacia di questo schema di preghiera, che è proposto a tutti coloro che, trovandosi in una situazione di difficoltà, sono motivati a chiedere a Dio un particolare intervento in loro favore, aiutati dall’intercessione di s. Giuseppe.

Sussidio di preghiera mariana elaborata sulla traccia del S. Rosario tradizionale con inserti biblici sul tema della misericordia tratti dall’Antico e dal Nuovo Testamento.

*******************************************************

Questo sussidio viene utilizzato quale preparazione alla celebrazione della S. Messa per la promozione del Coordinamento di Preghiera Servi della Croce e di Maria Madre del mondo redento ogni primo sabato del mese alle ore 16.00, partendo dal cimitero dei Pini Storti quando il tempo lo permette, altrimenti recitandolo sempre in forma processionale in Chiesa.

Il Vangelo afferma che tutto ciò che è nascosto va messo in luce e, obbedendo a queste indicazioni della Parola di Dio, mi sono preoccupato che la vita del piccolo Antonio Rapetti non rimanesse un tesoro perennemente nascosto, ma fosse portato alla luce, perché molti ne potessero trarre edificazione e beneficio spirituale.

Un omaggio di riconoscenza va doverosamente indirizzato alla sorella di Antonio che, intorno al 1960, circa sessanta anni dopo i fatti occorsi, con estrema semplicità e freschezza ha voluto mettere per iscritto quei ricordi che riteneva essere un patrimonio spirituale della sua famiglia, che non doveva cadere nell’oblio.

Sono passati oltre cinquant’anni e questa relazione manoscritta, mi è giunta fra le mani e, dopo averla letta, mi è parso doveroso renderla pubblica per la gloria di Dio ed il bene delle anime. Felice Traversa m.d.

La dimensione obbedienziale non è altro che l’espressione pratica della fede nella visione cristiana della vita e quindi di importanza fondamentale.

Purtroppo questo tema non è adeguatamente affrontato sia sul piano teologico che su quello pastorale e ciò è confermato anche dalla esiguità di letteratura reperibile sull’argomento.

Queste riflessioni vogliono aiutare a prendere coscienza del problema e di sollecitare così una riflessione che deve essere portata avanti personalmente, tenendo conto che non si dà autentica vita cristiana, prescindendo da una relazione obbedienziale nei confronti della volontà di Dio.

Nel contesto dell’anno delle Fede, mi è parso importante sviluppare una serie di brevi riflessioni, che aiutino a fare chiarezza su una delle dimensioni fondamentali della vita umana.

Riflettere sulla fede significa porsi delle domande su cosa sia l’atto di fede, su quali siano i contenuti della fede, la virtù teologale della fede ed il carisma della fede, l’esperienza del fidarsi e della fedeltà, l’incredulità e la creduloneria, il riconoscimento della fede come fondamento della speranza e della carità. Tutte queste problematiche trovano una sintetica risposta in questo libretto che riporta anche una traccia di preghiera mariana sul tema della fede, alla luce della Parola di Dio.

La croce riassume in se stessa il mistero del male presente ed operante nel mondo ed il mistero dell’amore di Dio che in Cristo, nel suo sacrificio redentore, lo prende su di se, per svuotarlo della sua potenza di morte e trasformalo in uno strumento di vita. In ciò consiste la “grazia della croce”, che incomprensibile ad uno sguardo puramente umano, diventa evidente alla luce della fede e della grazia dello Spirito Santo.

Queste brevi riflessioni si propongono di aiutare il fedele a recuperare il significato della croce per essere in grado di beneficiarne della grazia, ogniqualvolta se ne presenta l’occasione nel corso della vita.

La fedeltà è una dimensione fondamentale della vita umana ed ancor più della vita cristiana.

Purtroppo questo tema non è adeguatamente affrontato sia sul piano teologico che su quello pastorale e ciò è confermato anche dalla esiguità di letteratura reperibile sull’argomento.

Queste riflessioni vogliono aiutare a prendere coscienza del problema ed offrire dei semplici elementi di riflessione che ci si augura il lettore possa e voglia approfondire ulteriormente, contestualizzandoli nella storia della propria vita.

Nel contesto dell’anno giubilare della misericordia mi è parso importante offrire una breve riflessione sui fondamenti biblici del giudizio e della misericordia, considerati nella vita del cristiano, sottolineando in particolar modo la dimensione escatologica, nell’intento di recuperare il senso del peccato e delle conseguenze di morte da esso prodotte, di suscitare uno stimolo verso una sincera conversione, che presuppone il pentimento sincero e l’umile richiesta di perdono, per beneficiare dell’infinita misericordia di Dio, per evitare ogni rischiosa presunzione di fruire del dono della salvezza.

La dimensione obbedienziale non è altro che l’espressione pratica della fede nella visione cristiana della vita e quindi di importanza fondamentale.

Purtroppo questo tema non è adeguatamente affrontato sia sul piano teologico che su quello pastorale e ciò è confermato anche dalla esiguità di letteratura reperibile sull’argomento.

Queste riflessioni vogliono aiutare a prendere coscienza del problema e di sollecitare così una riflessione che deve essere portata avanti personalmente, tenendo conto che non si dà autentica vita cristiana, prescindendo da una relazione obbedienziale nei confronti della volontà di Dio.

Omelia incentrata sul tema dell'umiltà, risalente al 30 agosto 1992

dalla liturgia della Parola della XX domenica del tempo ordinario anno C.

Omelia sulla preghiera risalente al 26 luglio 1992

dalla liturgia della Parola della XVII domenica del tempo ordinario anno C.